Manutenzione scaldabagno a gas: ogni quanto farla e a chi spetta

8 Maggio 2024
Manutenzione scaldabagno a gas: ogni quanto farla e a chi spetta

Lo scaldabagno a gas è sempre più ricercato e utilizzato per i notevoli vantaggi che assicura. Infatti, a differenza dello scaldabagno elettrico, quello a gas utilizza combustibili fossili come il gpl, il propano e il gas metano per riscaldare immediatamente l'acqua, apportando dei vantaggi significativi nelle case degli italiani.

Proprio perché riscalda l’acqua in maniera istantanea, riduce i consumi e fa risparmiare sui costi delle bollette dell’energia elettrica. Inoltre, il riscaldamento a flusso continuo dell’acqua permette di avere a disposizione molta acqua senza il rischio di finirla e di attendere a lungo per averne ancora.

Tuttavia, come qualsiasi altro apparecchio presente nelle nostre case, anche lo scaldabagno a gas ha bisogno di manutenzione per funzionare correttamente e mantenersi efficiente.

Poiché la sua funzione è quella di assicurare acqua calda, per non rimanere senza e ritrovarsi con l’acqua ghiacciata all’improvviso è consigliabile eseguire una regolare manutenzione dell’apparecchio, essenziale per garantire prestazioni ottimali.

Ma ogni quanto tempo bisogna eseguire la manutenzione? Inoltre, se si è in affitto, a chi spetta occuparsene? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla manutenzione scaldabagno a gas.

Cosa prevede la manutenzione scaldabagno a gas

La manutenzione dello scaldabagno a gas prevede tutte quelle operazioni ordinarie che, effettuate su un impianto di riscaldamento, ne garantiscono il buono stato e la sua efficienza nel tempo. Buona parte degli interventi di manutenzione vengono eseguiti sull’apparecchio, ma anche quelli riguardanti le altre parti dell’impianto sono importanti.

Per quanto riguarda le manutenzioni ordinarie come pulire lo scaldabagno e controllare se vi sono perdite, si possono fare da soli, senza l’aiuto di un esperto. Invece, per quanto riguarda operazioni più impegnative, che riguardano l’interno dell’apparecchio, vanno fatte in sicurezza e da gente esperta, infatti deve essere un tecnico specializzato ad occuparsene.

Se sono presenti parti rovinate dalla combustione, il tecnico provvede a sostituirle, per evitare che in futuro creino intoppi e ostruzioni. Il controllo riguarda anche la parte elettrica, sulla quale il tecnico esegue dei test per verificare se funziona correttamente. Inoltre, provvede alla pulizia della serpentina con attrezzi adeguati, in modo da eliminare calcare e residui di sporco accumulati.

Esegue anche la pulizia del bruciatore con sistemi innovativi e attrezzature all’avanguardia. E’ importante sapere che per mantenere efficiente lo scaldabagno a gas manutenzione obbligatoria è necessaria e non bisogna dimenticarlo.

L’assenza di controlli rischia di compromettere il buon funzionamento dell’apparecchio, che può non funzionare per vari motivi. Ad esempio, a volte il bruciatore non parte perché la termocoppia di accensione è ossidata e è presente una cattiva evacuazione dei fumi di scarico.

Oppure, c’è poca pressione e il boiler non parte, o magari la canna fumaria ha un cattivo tiraggio. Insomma, possono essere tante le cause di un malfunzionamento dello scaldabagno a gas, e la maggior parte richiedono l’intervento dell’esperto.

Invece, rispettando l’obbligo manutenzione scaldabagno a gas è possibile individuare qualsiasi anomalia in tempo e risolverla evitando danni ingenti e costosi.

Manutenzione scaldabagno a gas a chi spetta

Quando si concede una casa in affitto, qualcuno deve pur occuparsi di pagare le spese di manutenzione di apparecchi come lo scaldabagno a gas. Ma in questi casi, a chi spetta la manutenzione?

Manutenzione scaldabagno inquilino o proprietario

Ebbene, considerato che si tratta di un apparecchio il cui funzionamento dipende da come viene utilizzato e per quanto tempo, le spese di manutenzione annuale spettano all’inquilino. Per interventi di manutenzione si intendono pulizia del bruciatore, del pistone, controllo della membrana, dei fumi per mantenere l’efficienza energetica e altri interventi periodici.

Spetta sempre all’inquilino sostituire i componenti usurati, perché, come detto prima, l’usura dipende dall’uso dell’apparecchio e non da chi ne è proprietario.

Ovviamente, per tutelarsi, l’inquilino deve controllare che l’apparecchio consegnatogli dal proprietario dell’immobile funziona alla perfezione. Inoltre, deve anche verificare che sia dotato di libretto di manutenzione, in modo da poter caricare i futuri aggiornamenti.

Invece, eventuali adeguamenti alle norme di legge e sostituzione dello scaldabagno a gas in caso di rottura spettano al proprietario della casa.

Manutenzione scaldabagno a gas ogni quanto

La normativa manutenzione scaldabagno a gas (Regolamento UE 2016/426) stabilisce l’obbligo di provvedere al controllo dell’apparecchio una volta all’anno.

Ad effettuare la manutenzione dello scaldabagno a gas deve essere un tecnico, regolarmente abilitato all’esercizio della professione, autorizzazione che può avere solo mediante iscrizione alla Camera di Commercio.

Il tecnico, dopo avere eseguito verifiche specifiche e adeguati controlli, provvederà al rilascio di un documento che attesta la conformità dell’apparecchio. Il certificato costituisce la prova dell’avvenuta verifica e la manutenzione avvenuta deve essere registrata nel libretto di manutenzione scaldabagno, così da tenerlo aggiornato.

Rispettando le tempistiche per eseguire la manutenzione dello scaldabagno a gas viene preservata la funzionalità dell’apparecchio, allungandone la durata nel tempo. In questo caso, si tratta anche di un altro risparmio significato in quanto si evita l’acquisto di un altro apparecchio.

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